Gaza, raid Israele su Khan Younis. Media: “Almeno 40 morti”

(Adnkronos) – Almeno 40 persone sarebbero state uccise in un attacco israeliano avvenuto nella notte contro una zona umanitaria nei pressi di Khan Younis, creata per dare rifugio agli sfollati nel sud di Gaza. A darne notizia, stampa e funzionari di soccorso locali citati dalla Cnn. Israele ha intanto affermato di aver colpito "un centro di comando dei terroristi di Hamas" nell'area. Secondo la Protezione civile di Gaza, nell'attacco sarebbero rimaste ferite più di 60 persone, con i soccorritori che starebbero affrontando “grandi difficoltà” nel recuperare le vittime – molte delle quali si ritiene dormissero al momento degli attacchi – a causa della mancanza di risorse e “dell’assenza di una fonte di luce”. L’attacco ha colpito Al-Mawasi, una regione costiera vicino a Khan Younis dove sono fuggiti decine di migliaia di palestinesi sfollati, molti dei quali vivono nelle tende in un’area con scarse infrastrutture, scarso accesso a rifugi o aiuti umanitari spiega la Cnn. Secondo le Forze di Difesa Israeliane, l'attacco ha "colpito importanti terroristi di Hamas che operavano all'interno di un centro di comando e controllo incorporato all'interno dell'area umanitaria", ma l'organizzazione palestinese ha negato di aver schierato combattenti nella zona. In una dichiarazione, spiega ancora la Cnn, Hamas ha definito le affermazioni di Israele sulla presenza dei suoi combattenti nella zona “una palese menzogna, attraverso la quale cerca di giustificare questi crimini atroci”. Gli obiettivi dell'attacco aereo notturno erano tre alti miliziani di Hamas, hanno spiegato le Idf, precisando che i tre – identificati come Samer Ismail Khader Abu Daqqa, a capo delle forze aeree di Hamas; Osama Tabash, a capo della sorveglianza e degli obiettivi nella divisione di intelligence di Hamas e Ayman Mabhouh, un altro alto ufficiale di Hamas – sono stati "direttamente coinvolti nel massacro del 7 ottobre" e in altri attacchi contro le truppe a Gaza e contro Israele negli ultimi mesi. Hamas ha quindi affermato che “decine di civili disarmati, la maggior parte dei quali erano bambini e donne” sono stati uccisi nell’attacco. Il portavoce della difesa civile di Gaza, Mahmoud Bassal, ha detto inoltre che i palestinesi della zona non sono stati avvertiti in anticipo dell'attacco. Ma l’esercito israeliano afferma di aver adottato misure per mitigare i danni ai civili nell’attacco, inclusa un'"estesa raccolta di informazioni" e una continua sorveglianza aerea nelle ore precedenti l’attacco, "in modo da verificare la presenza [degli obiettivi] nell’area insieme ad altri terroristi". L'Idf contesta anche le cifre di morti e feriti che "non sono in linea con informazioni in nostro possesso, le precise munizioni utilizzate e la precisione dell’attacco". Riapre intanto questa mattina il valico di Allenby, tra Cisgiordania e Giordania, chiuso domenica dopo l'attacco terroristico che ha causato la morte di tre civili israeliani. Il ponte resterà però chiuso al traffico commerciale. A disporre la riapertura sono stati i responsabili della sicurezza, secondo quanto riporta il Times of Israel, che cita l'Autorità aeroportuale israeliana, responsabile della gestione del valico. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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