Fiore (Amd Lazio): “Monitoraggio con sensori migliora gestione diabete”

(Adnkronos) – "Grazie al lavoro sinergico svolto insieme alle associazioni pazienti e alla Regione Lazio, abbiamo oggi a disposizione strumenti di supporto alla terapia per il diabete che consentono di adottare un approccio innovativo per la gestione della patologia. Una modalità nuova che è quella di poter utilizzare nei pazienti in terapia insulinica – in monosomministrazione o che si sottopongono a meno di tre somministrazioni al giorno – questi dispositivi per il monitoraggio del glucosio a bassa tecnologia. E' un passaggio epocale perché ci dà la possibilità di monitorare il profilo glicemico dei pazienti durante tutto il giorno e non come una fotografia istantanea". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Vincenzo Fiore, presidente Amd Lazio, in occasione della presentazione – oggi a Roma – delle linee prescrittive dei presidi per il monitoraggio glicemico adottate dalla Regione Lazio, tra le prime Regioni in Italia a rimborsare i dispositivi che sostituiscono la puntura del dito per le persone con diabete.  Nei pazienti in terapia insulinica "ci aspettiamo che migliori sicuramente l'andamento della malattia – spiega Fiore – E' un cambio generazionale perché in molti casi, soprattutto nelle periferie e nel territorio, spesso e volentieri il non uso di questi dispositivi porta ancora al tradizionale utilizzo del diario glicemico che è sorpassato. Con questi dispositivi possiamo ridefinire meglio gli obiettivi di cura e conseguentemente fare una terapia più appropriata". Inoltre, "l'altro aspetto innovativo è l'apertura dell'uso di questi dispositivi in pazienti con diabete di tipo 2 che hanno un alto rischio cardiovascolare". Un "cambiamento epocale, perché ci dà la possibilità di verificare e migliorare il processo educativo e di rendere il paziente più consapevole del suo stato di malattia. Con questi strumenti un mese l'anno potrà verificare come si modifica il profilo glicemico in rapporto a quello che fa dal punto di vista fisico e dei nutrienti di cui si alimenta", conclude. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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