Roma brucia, maxi incendi a Ponte Mammolo e Cesano: aria irrespirabile in molte zone

(Adnkronos) –
Aria irrespirabile a Roma per i vasti incendi che negli ultimi giorni hanno interessato la Capitale. L'ultimo, scoppiato nel tardo pomeriggio di ieri, ha interessato la zona di Ponte Mammolo e quella di Cesano, dove vigili del fuoco e volontari della protezione civile hanno lavorato tutta la notte per domare le fiamme. A Ponte Mammolo, dove sono andati a fuoco sterpaglie, vegetazione e alcuni rifiuti lungo l'argine del fiume Aniene, circa 40 persone sono state evacuate dalle abitazioni e delle strutture ricettive poste in prossimità dell’area. Le fiamme, fanno sapere i vigili del fioco, sono ora sotto controllo, i pompieri sono ancora impegnati con 5 mezzi per tenere la zona in sicurezza.  “Ieri il nostro Municipio è stato colpito da un incendio di proporzioni enormi, mai viste, nel lato più bello e drammatico quello dei parchi e del verde”, afferma il minisindaco del Municipio IV, Massimiliano Umberti. “Siamo stati con tutta la Giunta sul posto, fino a tarda notte, a seguire ed ad aiutare le operazioni di accoglienza degli sfollati, coordinamento degli interventi tra VVFF, Vigili Urbani e Polizia di Stato, a dare supporto ai cittadini preoccupati ed arrabbiati per questo ennesimo disastro ambientale. Ma il Municipio da solo non può arginare questa situazione, servono le competenze più grandi e organismi predisposti e competenti per questo tipo di emergenze non più sostenibili solo dall’ente locale. Oggi – prosegue – ci aspettiamo che Governo, Prefetto, Regione, Campidoglio facciano un coordinamento permanente di monitoraggio e contrasto allo sversamento dei rifiuti e alla tutela dell’ambiente e al monitoraggio delle situazioni che abbiamo segnalato in questi tre anni. Il Municipio questa guerra non la può vincere da solo”.  
Situazione complessa anche a Cesano dove tutti i mezzi di spegnimento aerei sono in volo ed è stato chiesto anche il supporto di due canadair. Evacuate precauzionalmente una ventina di persone mentre, da terra, sono disposti a protezione delle abitazioni, Vigili del fioco e Protezione civile.  Secondo quanto riporta il gruppo della protezione civile del VI municipio, andato in aiuto dei colleghi, a causa dei fumi “alcuni cittadini sono dovuti ricorrere alle cure mediche per intossicazione da fumo e per malori”. Altri residenti, che vivono anche distanti dalla zona dell’incendio, raccontano di aver avuto difficoltà a dormire per via del forte odore di bruciato. "In via precauzionale è già stata allertata Arpa Lazio per eventuali attività di monitoraggio ambientale", comunica in una nota la Protezione Civile di Roma Capitale, mentre la Sala operativa di Roma Capitale ha invitato "i possessori di case aventi terrazzi e balconi prospicienti il fronte del fuoco, devono ritirare tende e cose infiammabili collocate all'esterno, anche se le fiamme appaiono distanti. In caso di fumo persistente o maleodorante, vanno chiuse finestre e non attivati i climatizzatori a presa diretta esterna. Si raccomanda di seguire sempre le indicazioni dei Vigili del fuoco, delle Forze di polizia e della Protezione civile", si legge nella nota.   —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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