Blinken in Israele, incontrerà Netanyahu: “Negoziati in corso ultima chance accordo”
(Adnkronos) – Continua il pressing Usa per il raggiungimento di un accordo tra Israele e Hamas per una tregua a Gaza e la consegna degli ostaggi. Oggi, 19 agosto, il segretario di Stato americano Antony Blinken, volato ieri a Tel Aviv, incontrerà a Gerusalemme alle 11 il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Prima del faccia a faccia con Netanyahu, Blinken ha incontrato a Tel Aviv il presidente israeliano Isaac Herzog. I negoziati in corso sono "forse l'ultima chance" di arrivare a un accordo per la fine della guerra tra Israele e Hamas, ha detto Blinken a Herzog. "Questo è un momento decisivo – ha affermato – probabilmente la migliore, forse l'ultima opportunità di riportare gli ostaggi a casa, di avere un cessate il fuoco e di mettere tutti su un percorso migliore per una pace e una sicurezza durature". Una tregua a Gaza "è ancora possibile". Lo ha ribadito il presidente americano Joe Biden parlando con i giornalisti a Washington e assicurando che gli Stati Uniti "non stanno abbandonando" gli sforzi per arrivare a un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Sul cauto ottimismo che nei giorni scorsi era trapelato dal tavolo delle trattative a Doha, è calato il gelo di Hamas che in una dichiarazione ufficiale, ha respinto la proposta di mediazione discussa nel fine settimana. Secondo Hamas Netanyahu "pone nuove condizioni e richieste” per ostacolare i colloqui e prolungare la guerra a Gaza, riporta The Times of Israel. La dichiarazione afferma che l'ultima proposta sostenuta dagli Usa è allineata alle richieste di Israele, sottolineando l'insistenza che le forze israeliane rimangano nel Corridoio di Filadelfia, nel valico di Rafah e nel Corridoio di Netzarim. Il gruppo accusa anche Netanyahu di aver introdotto nuove condizioni per il rilascio degli ostaggi. "Riteniamo Netanyahu pienamente responsabile per aver ostacolato gli sforzi dei mediatori e per aver ostacolato un accordo", afferma Hamas, aggiungendo che il primo ministro è responsabile della vita degli ostaggi tenuti in ostaggio. Hamas sottolinea che continuerà a sostenere la sua proposta del 2 luglio. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)