Scienza & Salute: ‘Pepe, quel pizzico che ci sta’

(Adnkronos) – Il pepe "è una spezia tenuta in grande considerazione nella cucina di tutto il mondo, ottenuta dai frutti di una pianta arborea rampicante appartenente alla famiglia delle Piperaceae e coltivata in molte regioni del globo, dai climi tropicali a quelli subtropicali. Piper nigrum è il nome della pianta e i suoi frutti, quando maturi, danno origine ai grani di pepe. Di pepe esistono diversi tipi: c’è quello bianco, quello verde e quello nero. Tutti hanno origine dal medesimo Piper Nigrum, per poi differenziarsi in ragione del periodo di raccolta delle bacche o dei processi di lavorazione a cui queste ultime vengono sottoposte. Il pepe nero è certamente la varietà più nota e utilizzata". Al pepe è dedicata la puntata di questa settimana de 'Il Gusto della Salute', la rubrica online ideata e coordinata dall'immunologo Mauro Minelli, docente di elementi di nutrizione umana e nutraceutica alla Lum. "Sul piano nutrizionale, il pepe è fonte di fibre, vitamine e minerali. 100 gr di pepe nero apportano 296 calorie, ma la quantità consumata in un singolo pasto è dell’ordine di pochi grammi. Tra le vitamine contenute nel pepe nero spiccano la vitamina C e la A e, tra i minerali, ferro, calcio e potassio. Il pepe contiene anche terpeni, che conferiscono alla spezia il suo particolare aroma, e piperina, un alcaloide presente in abbondanza nei frutti, responsabile del sapore piccante", spiega Minelli.  E’ proprio in forza di questa sua ricca dotazione di composti che il pepe, oltre ad impartire alle pietanze gusto e aroma, è anche potenzialmente in grado di offrire molteplici benefìci per la salute. 1. Agevola le funzioni digestive  In ragione del ricco corredo di fibre, il pepe migliora il transito intestinale e la piperina, presente nella buccia e nel seme del frutto, stimola la secrezione tanto di saliva quanto di succhi gastrici che, a loro volta, stimolano e supportano la digestione.  2. La piperina è in grado di influenzare la biodisponibilità di farmaci e fitonutrienti come la curcumina, il resveratrolo, il beta-carotene, favorendone l’assorbimento intestinale, regolandone il metabolismo e il trasporto nell’organismo. 3. Studi effettuati in laboratorio, hanno dimostrato che la piperina è in grado di proteggere le cellule dall'azione ossidativa dei radicali liberi. In questo senso, il pepe può essere considerato alimento in grado di contrastare il cosiddetto ‘stress ossidativo’, tenendo al riparo i tessuti da anomali processi di invecchiamento cellulare. 4. Come conseguenza del potenziale antiossidante dei suoi componenti, dati preclinici attribuiscono al pepe una funzione antitumorale. 5. Le proprietà antidiabetiche del pepe, legate ad un miglioramento della sensibilità all'insulina, sono state confermate anche in vivo, così come l'attività ‘ipolipidemizzante’ legata alla capacità di questa spezia di ridurre i livelli ematici di colesterolo, trigliceridi e lipoproteine a bassa densità con aumento delle lipoproteine ad alta densità. 6. Il pepe nero rientra nella composizione di alcuni prodotti nutraceutici utilizzati per trattare i sintomi della vitiligine, poiché aumenta la produzione di melanina. 7. La capsaicina contenuta nel pepe nero ha proprietà espettoranti, fluidificanti e decongestionanti. Per questo motivo ancora oggi in India, dov’è tradizionalmente praticata la medicina ayurvedica, il pepe nero è utilizzato per trattare disturbi otorinolaringoiatrici nell’uomo. 8. Soprattutto nella medicina ayurvedica il pepe trova un'ampia applicazione nelle preparazioni antibatteriche. In particolare, è stato dimostrato che alcune frazioni attive isolate dall'estratto di piper nigrum sono risultate attive contro batteri sia Gram+ che Gram-. A tal proposito, differentemente da quel che si riteneva in passato, si è visto che la piperina, pur dotata di una certa attività antibatterica, alle concentrazioni utilizzate per la speziatura dei salumi, non ha alcun effetto antimicrobico. 9. La piperina sembra anche in grado di stimolare la produzione di endorfine nel cervello così agendo sul tono dell’umore, ed è considerato afrodisiaco grazie alle sue proprietà vasodilatatrici che potrebbero rendersi utili nelle persone con disfunzione erettile 10. Un ragionevole consumo di pepe non comporta particolari controindicazioni. Semmai, dovranno prestare attenzione nell’assunzione di questa spezia i soggetti con gastrite o con ulcera peptica o che patiscono il reflusso gastroesofageo. Anche i soggetti sensibili alle spezie devono accostarsi al pepe con cautela. "Si capisce da quanto esposto che il pepe non dovrebbe essere considerato solo come 're delle spezie', ma anche annoverato tra gli agenti medicinali, disponendo di un’ampia dotazione di composti bioattivi con potenziali applicazioni nutraceutiche e farmaceutiche", conclude Minelli.  "https://www.telelaser.it/wp-content/uploads/2024/10/IL_PEPE_minelli.mp4"—altrowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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