Trump presidente, Harris chiama e ammette la sconfitta. Biden domani parlerà al Paese
(Adnkronos) –
Donald Trump conquista anche il Michigan nel trionfo delle elezioni americane 2024. Il candidato repubblicano, prossimo presidente, sale a 292 voti elettorali contro i 224 di Kamala Harris. La vicepresidente ha chiamato questa sera il presidente eletto, ammettendo la sua sconfitta e riconoscendo la vittoria del candidato repubblicano come scrive il Washington Post citando un assistente di Harris. Secondo quanto riporta il New York Times, Harris e Trump hanno discusso della necessità di ''una transizione pacifica dei poteri''. Harris ha anche chiesto a Trump di essere ''un presidente di tutti gli americani'', ha aggiunto un consigliere della vice presidente chiedendo di restare anonimo. I due sono stati d'accordo "sulla necessità di unire il Paese", scrive il portavoce di Trump Steven Cheung, secondo cui il presidente "ha ringraziato la vice presidente Harris per la sua determinazione, la sua professionalità e la sua perseveranza durante la campagna". Il presidente uscente Joe Biden domani parlerà al Paese del risultato elettorale e della transizione verso la nuova presidenza. Oggi ha chiamato Trump per congratularsi della vittoria elettorale, invitandolo alla Casa Bianca nel prossimo futuro. Biden ha espresso il suo impegno a garantire una transizione senza intoppi e ha sottolineato l'importanza di lavorare per unire la nazione. Nel frattempo la candidata democratica sta lavorando al suo discorso che terrà più avanti nel corso della giornata dalla Howard University, ha aggiunto un suo assistente. Harris parlerà alle 16 ora di Washington, le 22 in Italia, e ''implorerà i suoi sostenitori perché accettino il risultato delle elezioni'', come riferiscono suoi assistenti alla Cnn, spiegando che Harris chiederà anche al Paese di lavorare insieme per trovare ''un terreno comune''. Intanto, però, tra i dem rischia di decollare un regolamento di conti. Il presidente uscente Joe ''Biden ha molte responsabilità per questa'' sconfitta elettorale. E ''francamente dovrebbe assumersi le sue responsabilità'', dice alla Cnn un funzionario della campagna di Harris che, restando anonimo, ha dato voce al malcontento di molti democratici. Innanzitutto, a Biden viene contestato di aver cercato una rielezione per un secondo mandato, senza mantenere la promessa fatta durante la campagna elettorale del 2020, quando si era presentato come un presidente di "transizione", un "ponte". I democratici ritengono infatti che, se da subito Biden avesse deciso di non ricandidarsi, ci sarebbe stata una competizione serrata alle primarie per scegliere il nuovo candidato del partito alla presidenza. Quel candidato, poi, avrebbe avuto il tempo e la possibilità di organizzare e condurre la propria campagna elettorale. Restando in corsa, e accettando di ritirarsi solo dopo la pressione di molti democratici e a pochi mesi dell'Election Day, Biden non ha quindi lasciato altra scelta ad Harris se non quella di correre una corsa insolitamente breve. Il partito democratico non ha mai avuto l'opportunità di decidere, si è lamentato il funzionario citato dalla Cnn, se la vicepresidente fosse davvero la candidata più forte da presentare contro Trump. Alla fine, la corsa di Harris di pochi mesi verso il giorno delle elezioni è stata "la campagna di Biden con nuovi poster", ha detto il funzionario. La presidente della campagna elettorale di Kamala Harris, Jen O'Malley Dillon, ha invitato il suo team a iniziare il lavoro di “protezione dell'America dagli impatti di una presidenza Trump”. “Perdere è incredibilmente doloroso. È difficile. Ci vorrà molto tempo per elaborarlo. Ma il lavoro per proteggere l'America dagli impatti di una presidenza Trump inizia ora”, ha dichiarato O'Malley Dillon in un'e-mail allo staff ottenuta dalla Cnn. E ha continuato: “So che la vicepresidente non ha finito di lottare, e so che anche le persone che hanno ricevuto questa e-mail saranno leader in questa missione collettiva. Consideratelo come l'inizio, non come la fine”. Il presidente Joe Biden ha telefonato alla vice presidente Kamala Harris e si è congratulata con lei per "la sua storica campagna". Lo fa sapere la Casa Bianca.
Trump, intanto, ha ricevuto le congratulazioni dell'ex presidente George W. Bush. "Mi complimento con il presidente Trump per la sua elezione a 47esimo presidente degli Stati Uniti d'America, così come con il vicepresidente eletto JD Vance e le loro famiglie", ha detto Bush. L'ex presidente americano ha poi ringraziato Biden e Harris per il loro servizio e ha apprezzato l'affluenza alle urne come "un segno della salute della nostra repubblica e della forza delle nostre istituzioni democratiche". "Laura e io siamo grati ai funzionari elettorali, agli scrutatori e ai volontari che hanno supervisionato un'elezione libera e corretta. Ci uniamo ai nostri concittadini nel pregare per il successo dei nostri nuovi leader a tutti i livelli di governo", ha affermato. Durante la campagna elettorale, Bush si era rifiutato di sostenere pubblicamente uno dei due candidati mentre la figlia Barbara aveva fatto campagna per Harris come volontaria. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)