Sudcorea, Yoon si scusa per la legge marziale: “Non si ripeterà”
(Adnkronos) – Il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol offre le sue "scuse sincere" per aver proclamato martedì la legge marziale, ritirata qualche ora dopo, e assicura che non si ripeterà. Nelle sue prime dichiarazioni in quattro giorni, Yoon si è rivolto alla nazione prima del voto in Parlamento per il suo impeachment. "Sono sinceramente dispiaciuto e mi scuso che il popolo che deve essere rimasto sorpreso – ha detto il presidente -. C'è gente che si chiede se ci sarà un'altra dichiarazione di legge marziale, ma posso dirvi chiaramente: non ce ne sarà un'altra". Quindi Yoon, che si è assunto "la piena responsabilità politica e legale" di quanto fatto, ha continuato affermando che "lascia la decisione di come stabilizzare il Paese, anche la questione del mio mandato, al mio partito. Il mio partito e il governo saranno responsabili della gestione futura del Paese". "Chino il capo e mi scuso ancora una volta per le preoccupazioni che posso aver causato alla popolazione", ha concluso. "Molto deludente". Così il leader dell'opposizione sudcoreana, Lee Jae-myung, ha definito il discorso del presidente Yoon. "Non rispondono alle aspettative dell'opinione pubblica e la tradiscono ulteriormente", le parole dell'oppositore. "Il rischio più grande per la Corea del Sud in questo momento è l'esistenza del presidente stesso. Non c'è altra strada che una fine anticipata dell'amministrazione Yoon attraverso le dimissioni o l'impeachment" ha dichiarato il leader del Partito democratico di Corea. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)