Terremoto Campi Flegrei, sciame sismico terminato: registrate 20 scosse
(Adnkronos) – Terremoto ai Campi Flegrei, lo sciame sismico che ha avuto inizio con la scossa di magnitudo 4.4 di giovedì notte nell'area è terminato. L’ha comunicato l'Osservatorio Vesuviano, sede di Napoli dell'Ingv, al Comune di Pozzuoli. Secondo l'Osservatorio, si sono verificati 20 terremoti compresi tra magnitudo 0 e magnitudo 4.4, la scossa più forte da inizio 2025, dopo quella di maggio 2024. L'evento bradisismico è stato avvertito in tutti i quartieri di Napoli, nella provincia di Napoli ed anche ad Avellino e Salerno. Nonostante la pioggia, la gente si è riversata per strada un po’ ovunque, soprattutto a Pozzuoli, a Bacoli e al quartiere Bagnoli. Secondo quanto ha affermato ieri il direttore dell'Osservatorio Vesuviano, Mauro Di Vito, "questo segnale, assieme ad altri, ci dice che il processo sta continuando a una velocità sostenuta e possiamo aspettarci altra sismicità". Alla domanda sull'intensità dei prossimi eventi bradisismici, la direttrice dell'Osservatorio Francesca Bianco ha risposto: "Non c’è relazione diretta tra sollevamento e magnitudo, si tratta comunque di terremoti, che sono imprevedibili".
Nessun ferito grave, è intanto – per fortuna – il bilancio dopo ore di verifiche e controlli effettuati ieri. A Pozzuoli è scattato l’allarme per il crollo del controsoffitto di un'abitazione: i Vigili del Fuoco sono intervenuti e hanno estratto dalle macerie una donna, rimasta ferita in modo non grave. A pochi chilometri da Pozzuoli, a Bagnoli, i Vigili del fuoco hanno estratto dalle case alcune persone rimaste bloccate ai piani superiori, poiché le porte d’ingresso delle abitazioni non si aprivano. Sono 182 le verifiche di stabilità svolte, 260 quelle da fare: prosegue quindi il lavoro dei vigili del fuoco nei territori interessati dal sisma In azione da oltre 24 ore squadre dei Comandi di Napoli, Caserta, Avellino, Benevento e Salerno. "Dobbiamo essere chiari, franchi e sinceri: non si può giocare con le parole usare il politichese: le case non saranno mai messe al sicuro al 100 percento. Si può lavorare negli edifici, per mitigare le conseguenze di una eventuale scossa violenta", ha detto intanto il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci parlando a Sky Tg24 dei Campi Flegrei. "Possiamo soltanto dire che da quando i tre sindaci hanno segnalato la loro condizione di allarme al governo Meloni sono subito intervenuto e abbiamo predisposto una serie di provvedimenti che non hanno precedenti – ha spiegato Musumeci -. Da allora ad ora non ci siamo fermati un attimo con l'obiettivo di procedere con la prevenzione strutturale e ridurre l'espoiizone al rischio delle case nella zona rossa, zona circoscritta in cui vivono 500 mila persone. Ci stiamo adoperando per le aree più vicine all'attività vulcanica". Musumeci ha parlato poi delle attività di "prevenzione non strutturale", come "andare nelle scuole ad esempio per spiegare le cause e gli effetti del rischio sismico e spiegare alla gente come comportarsi. Significa che passerà la paura? No. Ma se la gente comincia a comprendere le condotte da usare si sentiranno un po' tutti protagonisti delle proprie scelte e azioni". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)