Sanremo 2024, top e flop seconda serata
(Adnkronos) – La seconda serata di Sanremo 2024 tra alti e bassi. I momenti top e flop all'Ariston nella seconda puntata, con 15 cantanti in gara. Nelle infinite serate del festival ci sono picchi e picchiati, suoni e suonati. Una rassegna di alti e bassi, di esaltazioni e delusioni. "Ho perso molto ma non la speranza". Giovanni Allevi torna dopo due anni di assenza a causa delle cure per il mieloma che lo ha colpito. "I numeri non contano, conta l'anima". Grazie maestro. Chi si aspettava la fiera delle rivalità nelle serate con i Big divisi tra presentatori e presentati deve arrendersi. Il clima dei Sanremo di Amadeus è sempre più quello di un festival estivo, il feeling tra gli artisti è tangibile. Effetto di un festival ad altissima rotazione radiofonica: vincere è bello ma l'importante è partecipare. Il picco glicemico potrebbe superare quello d'ascolti. La Giorgia coconduttrice è brava quasi quanto la cantante. Nel medley che va in onda quasi a mezzanotte, la cantante sfoggia il miglior outfit della serata e anche una forma vocale che potrebbe infrangere i cristalli dell'ingresso dell'Ariston. La sala le tributa una meritata standing ovation. Premio ugola evergreen. Ritorno al futuro. Nella stessa serata l'anziano Ruggiero intona 'Italodisco' e 'Mon Amour' mentre dei teenager trasformano l'Ariston in una balera. Qualcuno invoca Christopher Lloyd superospite ma c'è già John Travolta. La prima uscita di Giorgia, con giacca frac, stivale cuissardes e short, fa il suo effetto soprattutto accompagnata dalla sua voce che intona 'E poi'. Ma la seconda entrata, con un abito che ammicca agli anni '30 rischia l'effetto tenda scaccia mosche. Cazzi volanti e musiciste seminude, a Rosa Chemical piace vincere facile. Punta sulla sessuofobia Made in Italy. Ma stavolta non c'è Fedez a tirargli la volata. "Lo sappiamo, questa settimana guarderete altro. Ci rivediamo la prossima". Il claim dello spot Netflix che parla agli oltre 10 milioni di italiani che guardano Sanremo e gli dà appuntamento con i titoli più attesi della primavera sulla piattaforma. Avranno pagato tanto ma un certo effetto Tafazzi lo fa. Quando nel 2006 massaggiò i piedi di Victoria Cabello, si diffuse la leggenda metropolitana che John Travolta, pur lautamente pagato, negasse per contratto la possibilità di ballare, in particolare sulle note di 'Saturday Night Fever'. Dunque, o nel frattempo ha cambiato management, commercialista, psicologo e personal trainer, o era 'na fregnaccia. Qua Qua Dance e Tarantella. Ha ragione Fiorello sulle possibili ricadute professionali: speriamo che abbia preteso la clausola di autodistruzione del siparietto sanremese fuori dalla provincia di Imperia. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)